«Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco», ha spiegato il premier.
«Lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende», aggiunge Conte.
Il governo ha varato «un intervento senza precedenti» con una «imponente mobilitazione di risorse pubbliche» per dare «una garanzia poderosa per preservare il nostro sistema produttivo a superare questo momento difficile e potersi rilanciare». Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa al termine del Cdm spiegando che col decreto di aprile ci saranno «30 miliardi a sostegno di queste garanzie».
Liquidità
Il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese viene aperto anche ai professionisti e alle imprese fino a 499 dipendenti. Con un doppio binario: garanzia massima al 100% in alcuni casi e al 90% in altri. Per quanto riguarda i tetti di garanzia, si garantisce il 100% fino a 25mila euro senza valutazione, il 90% per prestiti fino a 800mila euro con valutazione del Fondo, e il 90% nei casi con tetto a 5 milioni di importo garantito e valutazione della situazione finanziaria pre crisi. «Il sistema di erogazione è molto semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi».
L’impresa quindi si rivolge alla banca, che eroga il prestito fino a un massimo del 25% del fatturato dell’anno scorso. Per i prestiti è previsto un periodo di restituzione fino a sei anni e alcune semplificazioni burocratiche per un’erogazione rapida dei soldi, come la possibilità di presentare la certificazione antimafia anche dopo il rilascio del prestito.
Se l’impresa non riesce a restituire la somma, entra in campo la garanzia dello Stato. I soldi saranno erogati dal Fondo di garanzia delle pmi, che sarà rifinanziato con 7 miliardi, con un effetto leva stimato in circa 14 miliardi di finanziamento per ogni miliardo garantito. Con una suddivisione delle competenze: il fondo per le mid cap sarà gestito da Sace con la supervisione del Mef, mentre il fondo per le pmi continuerà a coprire il segmento più piccolo, ma offrendo garanzie alle imprese fino a 499 dipendenti.
Prossimi giorni invieremo un nuova comunicazione per la presentazione delle richieste di finanziamento.
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